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Martedì 13 maggio

/ 17:00

Complesso Beato Pellegrino

Seminari 

Non soffrire e personalizzare: è questo il futuro delle terapie?

con Roberta Bortolozzi (Ricercatrice – Dipartimento Scienze del Farmaco) e Girolamo Calò (Professore Ordinario – Dipartimento Scienze del Farmaco)
evento presentato da Silvia Pittarello
Quanti progressi sono stati fatti nel campo della medicina personalizzata e delle “terapie su misura” per la diagnosi e la cura dei tumori? E come sta cambiando il modo di trattare il dolore?

Parte 1:  Terapia oncologica personalizzata: futuro o realtà?

con Roberta Bortolozzi

Negli ultimi anni, grazie alle numerose innovazioni nel campo della biologia molecolare, della genetica e dell’informatica, e il continuo sviluppo delle scienze omiche, la personalizzazione delle cure sta diventando una realtà concreta, trasferendosi dai laboratori di ricerca al letto dei pazienti oncologici.

La possibilità di classificare le forme tumorali in base a caratteristiche genetiche e molecolari ha permesso di identificare trattamenti farmacologici in grado di contrastare specificamente queste alterazioni, consentendo di prescrivere terapie sempre più mirate, costruite su misura per ciascun paziente.

In questo incontro parleremo dei progressi della medicina personalizzata nella diagnosi e nella cura delle patologie tumorali e delle “cure su misura” oggi disponibili, confrontandoci anche con le grandi aspettative nei confronti di questo tipo di medicina, e guarderemo all’orizzonte per scoprire quali sono i prossimi sviluppi su cui si sta concentrando la ricerca

Parte 2: Presente e futuro dei farmaci analgesici 

con Girolamo Calò

La terapia del dolore rappresenta una delle principali sfide della medicina moderna, con un impatto profondo sulla qualità della vita dei pazienti e sui sistemi sanitari.

Per decenni, gli oppioidi hanno rappresentato lo standard terapeutico, ma il loro uso è gravato da rischi significativi, tra cui dipendenza, tolleranza e overdose. Questo seminario si propone di esplorare il ruolo degli oppioidi nella gestione del dolore, analizzandone benefici e criticità, e di presentare le più recenti innovazioni nel campo degli analgesici.

Verranno discussi i nuovi approcci farmacologici, tra cui i farmaci non oppioidi come la suzetrigina, un bloccante selettivo del canale NaV1.8 recentemente approvato, e molecole ibride come il cebranopadol, che uniscono meccanismi oppioidi e non oppioidi. L’obiettivo è fornire una panoramica aggiornata, ma accessibile, su come la ricerca stia cambiando il modo in cui trattiamo il dolore, con un focus particolare sulla sicurezza, sull’efficacia e sulle prospettive future di queste terapie.